Bilancio Lepore, la destra gira un altro film: "Spot senza autocritica. Tre anni di gaffe e disastri"

Seleziona la lingua

Italian

Down Icon

Seleziona Paese

Italy

Down Icon

Bilancio Lepore, la destra gira un altro film: "Spot senza autocritica. Tre anni di gaffe e disastri"

Bilancio Lepore, la destra gira un altro film: "Spot senza autocritica. Tre anni di gaffe e disastri"
Gli azzurri: "Dia risposte concrete". FdI: "Il tram paralizza la città e c’è degrado". La Lega: "I bolognesi non lo rivoteranno". I civici: "Serve un cambio di passo"
Valentina Castaldini (FI), Stefano Cavedagna (FdI), Matteo Di Benedetto (Lega)

Valentina Castaldini (FI), Stefano Cavedagna (FdI), Matteo Di Benedetto (Lega)

Bologna, 22 maggio 2025 – La Bologna a colori del sindaco Matteo Lepore si tinge di bianco e nero sui banchi dell’opposizione. E se Lepore prenota il bis, il centrodestra vista 2027 per ora sta alla finestra, sebbene una candidatura politica anziché civica sembri prender quota. Di certo, la consigliera regionale azzurra Valentina Castaldini vede un altro film: "Il sindaco fa una narrazione autocelebrativa, priva di autocritica e lontana dalla realtà. Lepore parla di ‘Coppa Italia’, ma per i bolognesi il vero trofeo, oggi, è riuscire a portare i figli a scuola in orario, arrivare al lavoro senza restare intrappolati nel traffico, e tornare a casa la sera senza dover fare i conti con disagi continui. Invece di lanciare con largo anticipo la propria ricandidatura, dia risposte concrete ai problemi aperti, senza dare le colpe di ciò che non va alle giunte precedenti o al governo".

Le dà manoforte Nicola Stanzani, consigliere di Forza Italia, col segretario cittadino del partito Lanfranco Massari: "A proposito dell’ennesimo super spot a spese dei contribuenti e a firma del Comune, qualcuno dovrebbe ricordare a Lepore che l’ente che ha l’onore (e dovrebbe avere l’onere) di amministrare lo dovrebbe servire, non usare per farsi campagna elettorale...". La capogruppo di Fratelli d’Italia in Comune, Francesca Scarano, boccia il bilancio di metà mandato di Lepore: "Il sindaco si ricandida nonostante i disastri collezionati in questi anni alla guida della città. I cantieri del tram, già segnati da incidenti sulle rotaie, stanno paralizzando interi quartieri e provocando danni ai commercianti. L’aumento dei biglietti del trasporto pubblico e delle tariffe per i dehors sono stati uno schiaffo a famiglie e titolari di attività". La meloniana, poi, attacca il primo cittadino anche politicamente: "Ha collezionato una serie imbarazzante di gaffe istituzionali che non si addicono a un sindaco", dice riferendosi ad esempio al caso della bandiera palestinese appesa dal balcone di Palazzo d’Accursio. Boccia Lepore anche l’eurodeputato FdI Stefano Cavedagna che punta il dito sulla gestione della sicurezza: "Su Piazza XX Settembre non la racconta giusta. Il lavoro fatto è merito dell’Ascom. In più il Comune beneficia già di fondi del ministero dell’Interno per la sicurezza e la vivibilità delle aree, quindi non solo Lepore mente quando si dice che il governo deve fare la sua parte, ma lo fa in malafede".

Il leghista Matteo Di Benedetto è certo della contendibilità di Bologna: "Siamo convinti che i cittadini decideranno di mandarlo a casa, visto che sta mettendo la città in ginocchio".

Parla di "scelte schizofreniche" Gian Marco De Biase (al Centro Bologna) riferendosi al passo indietro sulle Besta: "Lepore prende una decisione e poi si spaventa per un gruppetto di ribelli". Stessa linea da Samuela Quercioli (Bologna ci Piace): "È tempo di cambiare: la città e i bolognesi tornino centro della politica locale". Chiude l’ex sfidante di Lepore, Fabio Battistini, picconando il tram: "Rivendico il diritto di ripetere che questi lavori sono uno scempio".

ros. carb.

İl Resto Del Carlino

İl Resto Del Carlino

Notizie simili

Tutte le notizie
Animated ArrowAnimated ArrowAnimated Arrow